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Al Centro Giovani Kairòs un incontro sul tema delle relazioni umane

Un momento di riflessione sui legami della nostra società

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Profondo e più che mai attuale, l’incontro tenutosi al Centro Giovani Kairòs di Teramo il 30 ottobre, con la presenza della Dott.ssa Emanuela Nittoli, che ha offerto spunti di riflessione sul delicato tema della relazioni umane secondo l’ottica dell’analisi transazionale.

L’argomento ha suscitato una “attiva” e “interattiva” partecipazione unanime. Molti gli input partiti nella nostra mente dai punti presi in considerazione. In primis, un flash sulle condizioni della nostra società, stravolta continuamente da rapidi cambiamenti e caratterizzata da una crescente difficoltà oggettiva dei rapporti faccia a faccia, soprattutto nelle grandi città; da ritmi sempre più frenetici ed esigenze di vita cambiate; da modelli sempre più alti, indotti dai media; da una struttura familiare di tipo nucleare; da tecnologie ( internet , tv e social network) che “trasferiscono in una realtà virtuale” i rapporti con gli altri anestetizzandoli nelle emozioni e nella vivacità stessa “dell’essere con l’altro”.

Quale conseguenza penosa, assistiamo a una “dis-connessione” sempre più accentuata tra le persone per un impoverimento di quelle competenze comunicative utili allo sviluppo di comportamenti pro-sociali. Infatti, il deficit di queste abilità è causa di quella spinta sempre più sfrenata all’individualismo, all’autoaffermazione , alla competizione e, quindi, all’isolamento con una progressiva disgregazione del senso di identità collettiva (comunità, famiglia, gruppo) e, in uno, del senso vero di umanità.

Sì, perchè l’uomo non può vivere se non in relazione, perché è relazione e tale sua natura non può essere stravolta, né disconosciuta. Anzi, è proprio la significatività dei rapporti con gli altri che qualifica la vita stessa, dandole valore e significato. Occorre, pertanto, rivalutare e sostenere una cultura della relazione per “costruire” e “custodire”  una società sana, che possa essere miniera di esperienze affettive e morali strutturanti e rinforzanti.

E, a tal fine, occorre promuovere e favorire la positiva interazione tra le diverse realtà presenti sul territorio (università, scuola, parrocchia e associazioni) al fine di costruire una rete per una comunità che educhi attraverso la qualità stessa delle relazioni che mette in atto. Ed è proprio quanto sta cercando di fare Padre Francesco Malara per la Pastorale Universitaria, con iniziative, come questa, sempre molto coinvolgenti, formative e “interattive”.

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