È sparito dallo scorso venerdì. Da sabato sono state avviate le ricerche, in un tratto di territorio molto ampio, anche con l’ausilio degli elicotteri, ma di Daniele Taddei, 31 anni di Sant’Omero non si hanno tracce. C'è solo un elemento: il vecchio cellulare che squilla - e ovviamente non risponde nessuno - e aggancia una cella che comprende un territorio molto esteso (Mosciano - Sant’Omero - Tortoreto). Da sabato mattina, dunque, le ricerche si svolgono in quest’area, che comprende metà Val Vibrata e anche due fiumi, il Salinello e il Vibrata, appunto. Dopo i vani tentativi di sabato, ieri le ricerche sono proseguite dall’alto, con l’elicottero e a terra, con una squadra dei Vigili del fuoco di Nereto, della Forestale e i Carabinieri. I primi due corpi hanno perlustrato il territorio dividendolo in zone, controllando in ognuna un raggio di tre chilometri. I carabinieri, invece, si sono dedicati al controllo dei tanti casolari abbandonati, soprattutto sulla 259. Ma anche la giornata di ieri è proseguita con un nulla di fatto.

Di Daniele Taddei proprio non c’è traccia. I genitori, venerdì, lo aspettavano per il pranzo, ma lui - uscito dalla fabrica dove lavora a Nereto - non è tornato a casa. I suoi l’hanno aspettato in ansia e alla fine venerdì sera alle 21, preoccupati, hanno presentato alla stazione dei Carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata la denuncia di scomparsa. Immediatamente, dopo la denuncia, è stata diramata la segnalazione a tutte le stazioni dei Carabinieri per le ricerche. Sabato si è levato in volo l’elicottero del reparto dell’Anticrimine di Pescara, che ha volteggiato sul triangolo di territorio Nereto-Sant’Omero-Sant’Egidio diverse volte per individuare l’uomo.

Inoltre, si pensa che la fuga sia stata causata da una delusione amorosa, ma si tratta, per ora, solo di supposizioni. L’uomo sarebbe stato visto, l’ultima volta, nella vicina Sant’Egidio alla Vibrata a bordo di una Nissan Micra di colore grigio.