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Il Frecciabianca a Giulianova e l'annuncio-lampo di Riccardo Mercante

Stupore di Mastromauro: “Ancora nessuna decisione definitiva"

Redazione
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E' stupito il sindaco Francesco Mastromauro per il comunicato stampa del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Riccardo Mercante con il quale ieri, 9 luglio, data fissata per l'incontro in Regione, all'Assessorato ai Trasporti, tra i vertici di Trenitalia e i sindaci di Giulianova e Vasto, annunciava per certa la fermata dei treni Frecciabianca nella stazione giuliese, esultando per il risultato a suo dire raggiunto.

“Nel suo incredibile annuncio-lampo, dimostrazione della sua inclinazione all'annuncite che rimprovera agli altri – dichiara il sindaco Mastromauro – il consigliere Mercante, spinto da una voglia smodata di apparire e di mostrarsi attivo, ha commesso errori a dir poco grossolani. Innanzitutto ha dato per risolto un problema che invece è tuttora in via di soluzione, anche se le prospettive sono buone. Infatti, la riunione tenutasi ieri non ha prodotto ancora la decisione definitiva tanto vero che il tavolo tecnico, istituito per lavorare sulle fermate dei Frecciabianca a Giulianova e a Vasto-San Salvo, è stato aggiornato al prossimo 13 luglio. Evidentemente il consigliere regionale pentastellato, che non ha partecipato all’incontro, è stato mal informato. Non preoccupandosi nemmeno di verificare se la notizia, non so se di terza o quarta mano, avesse un minimo sentore di verità. E così ha pensato bene, come recita un detto popolare che qui cade a fagiolo, di vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso attribuendosi meriti che non ha. La verità – aggiunge Mastromauro – è che Mercante, attivissimo invece nel contrastare l'approvazione della Variante al Contratto di Quartiere dell'Annunziata, non ha dato nessun contributo apprezzabile alla discussione che si è sviluppata in città attorno alla problematica relativa sia alla riqualificazione della stazione ferroviaria, e sia alle fermate dei treni a lunga percorrenza. Ricordo a Mercante che l’interlocuzione con Rete Ferroviaria Italiana sulla riqualificazione e la valorizzazione degli immobili presenti nell’area della stazione di Giulianova va avanti dal 2011 e che la Giunta comunale approvò, nel 2012, il progetto preliminare “Pegasus” presentato da RFI. In tutto questo non c’è mai stata traccia del contributo del consigliere pentastellato. Dov'era Mercante quando la Giunta Chiodi non mosse un dito quando vennero soppresse le fermate nello scalo di Giulianova, il più importante della provincia di Teramo e l'unico di collegamento con il capoluogo? Fui io, non certo Mercante, a lottare, peraltro in solitaria nel corso degli anni, contro una tale, incomprensibile e dannosissima scelta. E fui sempre io ad inserire nel mio programma elettorale il ripristino delle fermate e la rivendicazione di un ruolo di giusta centralità alla stazione di Giulianova, chiedendo a Luciano D'Alfonso, nei due incontri tenuti nella mia sede elettorale, di impegnarsi sulla questione se eletto governatore. Quanto poi alle fermate dei Frecciabianca – continua il sindaco – ricordo a Mercante che lo scorso 7 marzo organizzai uno specifico convegno sul rilancio della stazione ferroviaria di Giulianova. In quel convegno l’ex assessore Archimede Forcellese, che mi affianca in questa battaglia assieme ai presidenti delle Consulte cittadine, presentò dati precisi e inequivocabili che dimostrarono le ragioni del nostro territorio e la necessità di rimediare al torto subito con la cancellazione della stazione di Giulianova dal circuito delle fermate dei Frecciabianca. Il governatore Luciano D’Alfonso, presente a quel Convegno, ha fatto propri i nostri dati e le nostre richieste e sta lavorando con determinazione, con il sottosegretario della Giunta regionale Camillo D’Alessandro, alla soluzione del non facile problema. La cosa che più rattrista – conclude Mastromauro – è che, come capita spesso, c’è chi lavora per risolvere i problemi e chi tenta di appropriarsi del lavoro altrui. Mercante non ha commesso solo questo errore, ma ha anche tentato di appropriarsi di una vittoria mentre la partita si sta ancora giocando. Con il rischio che il suo maldestro intervento possa oltretutto pregiudicare il risultato finale”.

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