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Abruzzo, seconda tragedia familiare in casa in due giorni nell'aquilano

A Celano una madre si è gettata dal balcone con il figlio di cinque anni, giunto in ospedale in gravissime condizioni mentre lei è morta sul colpo

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Aprile è un mese segnato dal dolore per L’Aquila e la sua provincia, il mese del ricordo del terribile sisma del 6 aprile 2009. Era un lunedì santo, ci si preparava alla Pasqua imminente anche quattordici anni fa come quest’anno quando arrivò la devastante scossa. Una delle scosse più forti dello sciame sismico in corso da novembre ci fu il venerdì precedente. Molti, non più fiduciosi nelle rassicurazioni che giungevano, decisero di lasciare il capoluogo abruzzese. Quasi tre lustri dopo la provincia abruzzese torna a vivere nuovi terribili drammi. Di altra natura ma ugualmente drammatici e mortali. 

La mattinata odierna è funestata dalla notizia giunta da Celano, nel cuore della provincia aquilana. Una donna di trentacinque anni si è gettata dal balcone di casa con il figlio di cinque anni. La madre è morta sul colpo, il piccolo è giunto all’Ospedale San Salvatore di L’Aquila in condizioni gravissime. La notizia è stata pubblicata dall’edizione online di Repubblica e rilanciata in breve tempo dalla stampa abruzzese e nazionale.

La drammatica notizia dell’alba di oggi piomba sull’aquilano all’indomani dell’omicidio-suicidio di ieri. Quando, nelle prime ore del pomeriggio, quattro morti sono stati ritrovati in una villa a Tempera. Il medico aquilano Carlo Vicentini, secondo le ricostruzioni degli investigatori, la notte precedente ha ucciso la moglie Carla Pasqua, impiegata della Asl aquilana, e i due figli e si è suicidato con una pistola regolarmente detenuta. La figlia Alessandra era nutrizionista nel reparto di Oncologia dell’Ospedale di Teramo, il figlio Massimo viveva attaccato ad un respiratore e soffriva di una grave disabilità. Quella di ieri non è la prima tragedia familiare in Abruzzo scatenata dalla disperazione per le gravi condizioni di disabilità di un familiare. Nei primi tre mesi di quest’anno nella regione è la terza. Le due precedenti avvennero ad Ortona, il 29 gennaio, e a Casoli, il 13 febbraio. 

 

 

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