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Progetto Polis: Dai piccoli centri si fa grande l’Italia

Un progetto al servizio delle comunità con meno di 15000 abitanti che trasformerà il rapporto tra cittadini e istituzioni

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Roma, 30 gennaio 2023. 

Un’emozionante platea di fasce tricolore riempie la Nuvola di Fuksas in questa fredda e soleggiata mattina di fine gennaio nel quartiere Eur di Roma.

L’Inno d’Italia riempie la sala già gremita dai più di 5000 Sindaci e subito segue l’intensa apertura di Maria Bianca Farina Presidente di Poste Italiane: dopo i saluti istituzionali Maria Bianca Farina racconta un’azienda da sempre al servizio dell’Italia e degli italiani. Se è giusto e vero che l’Italia deve essere al pari delle altre economie avanzate, allora deve essere in grado di garantire diritti, servizi e qualità della vita. Ecco il perché del Progetto Polis: Gi uffici postali dei più di 7000 Comuni con meno di 15000 abitanti, quelle comunità cariche di vita e di saperi che spesso vengono dimenticate, isolate e che hanno spesso perso popolazione, forza e ricchezza, avranno nuovi spazi e una piattaforma tecnologica che migliorerà i servizi della pubblica amministrazione, un progetto, approvato dalla Comunità Europea, orientato alla coesione economica e sociale nelle aree interne del nostro Paese. “Poste Italiane conosce e vive capillarmente la nostra Nazione”, conclude Maria Bianca Farina, e continuerà a contribuire alla trasformazione dell’Italia.

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rinnova i saluti istituzionali e la “distesa di fasce tricolore” risponde con un coinvolto applauso. Le sue parole vedono un’Italia che si fonda soprattutto sui suoi Comuni, perché attraverso di essi abbiamo custodito e custodiamo il cuore della Nazione. Per questo i Sindaci hanno il più importante impegno istituzionale. Non dovrebbe esserci spazio per le “piccole beghe politiche” che danneggiano i cittadini, è necessario che la classe dirigente italiana sappia rispondere ai bisogni. Importante necessità è quella di aiutare i piccoli Comuni italiani, quelli con una popolazione minore di 15000 abitanti, ad equiparare le strutture amministrative ai tempi odierni. Non solo perché l’Italia “ha insegnato” ma perché continui ad insegnare: le istituzioni devono dunque essere al servizio dei cittadini e non viceversa. 

Il progetto Polis si insedia proprio in questo solco. 

Segue l’intervento di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che si dice orgoglioso di questo progetto che rivalorizza la nostra Nazione. I piccoli Comuni vivono l’emergenza dello spopolamento e dell’isolamento, un problema non relativo soltanto al Sud, come spesso si pensa, ma vario e disteso in tutta la nostra penisola; il nuovo punto di accesso di Poste Italiane non sarà solo un vantaggio tecnologico ma sarà rappresentativo di un messaggio di speranza: anche i piccoli borghi, che sono il nucleo pulsante della nostra civiltà, devono poter godere delle grandi opportunità dell’attuale transizione digitale ecosostenibile. “Polis” ha già nel suo nome quel concetto di città-stato che l’Antica Grecia ci ha tramandato, perché c’è consapevolezza di questo: così come le cellule fanno l’organismo, così i Comuni, sin dai più piccoli, fanno lo Stato. 

A questo punto fa il suo ingresso in sala il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre un coro di voci bianche accompagnato dal pianoforte lo accoglie con l’Inno d’Italia. 

Ma andiamo davvero nel concreto. In cosa consiste il Progetto Polis?

In circa 7000 uffici postali Poste Italiane realizzerà uno “sportello unico di prossimità”che assicurerà agli abitanti dei più piccoli Comuni la possibilità di usufruire dei servizi della Pubblica Amministrazione attraverso un unico punto di accesso.

Cambierà la nostra concezione degli Uffici Postali dove verranno installati 7000 ATM Postamat, 4000 postazioni per l’erogazione dei servizi pubblici self-service (i Totem), 500 lockers per la consegna dei pacchi attivi 24/h. Inoltre verranno realizzate 5000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici, 1000 impianti fotovoltaici, 1000 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. 

I dipendenti di Poste Italiane, opportunamente formati, assisteranno i cittadini nella fruizione dei servizi al fine di ridurre il divario digitale. 

Tra i servizi di cui si potrà usufruire direttamente negli Uffici Postali ci saranno: richiesta di carta d’identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi, richiesta di nuova emissione del codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie catastali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente. 

Un po’ di numeri

In Italia il 90% dei Comuni conta meno di 15000 abitanti e copre una superficie pari all’80% del territorio. 

Poste Italiane ha deciso di investire su questi centri oramai destinati ad un progressivo spopolamento e sfilacciamento sociale per recuperare il loro apporto al sistema. 

Infatti Poste Italiane oltre ai circa 7000 “sportelli unici di prossimità” creerà 250 “Spazi per l’Italia”, una rete di coworking con oltre 10000 postazioni di lavori e riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. 80 di questi spazi di coworking saranno realizzati in Comuni con meno di 15000 abitanti. Così Poste Italiane diverrà il primo operatore in Italia nel coworking. 

Il Progetto Polis trasformerà il rapporto tra cittadini ed istituzioni, rendendolo più immediato e a misura d’uomo, alleggerendo quell’apparato burocratico che spesso, per i Comuni più piccoli e lontani dai grandi centri cittadini, risulta essere molto più un ostacolo che un concreto aiuto.

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