Venerdì 21 novembre - La Parola del Signore

21/11/2025
Attualità
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Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo. (Lc 19,45-48)

La Parola oggi non vuole istigare ad essere violenti ma a saper vivere, nel nostro quotidiano, la vera pace e serenità che può darci la presenza di Dio e la sua grazia.

Gesù compie dei gesti forti perché legge nei cuori delle persone e, i suoi gesti, non arrivino come giudizio ma come amorevole aiuto a non perdersi. Perché non bisogna fermarsi a guardare solo la violenza, con cui Gesù scaccia coloro che non rispettavano quel luogo sacro, ma poiché avevano sete di soldi e non veneravano quel luogo, dove da tempo si svolgevano riti sacri.

Questo vuole dire anche a noi che dobbiamo ritrovare nel nostro cuore” una casa di preghiera” che non devono essere solo ritualità ma deve essere un luogo dove incontrare Dio e avere un coinvolgimento che ci porta a riconoscere la presenza di Dio e non luogo per comprare la Sua benevolenza.
Per questo, anche io e te, se troviamo la presenza di Dio nella nostra vita possiamo vivere la Sua dentro un cuore pacificato dalla scelta di fede che ci porta a:
* vivere il rispetto e l’attenzione;
* impegnarci di più per prendermi cura di chi ha bisogno di aiuto e di conforto;
* diventare sempre più disposti a condividere;
* non pretendere privilegi e riconoscimenti.

E proprio questo ci mostra che, nella memoria che ricordiamo oggi della Presentazione di Maria al Tempio, la Chiesa ha compreso l'atteggiamento di Maria, che l'annunciazione dell’angelo, non era una improvvisazione e che, da bambina, nella sua anima quell'offerta l’aveva preparato da tempo, e che si era già progressivamente realizzata in quel ‘Si’ che dirà all’Arcangelo Gabriele.
Ed io sono o non sono ‘casa di preghiera’ nel mio cuore? Riconosco la presenza di Dio in me? Con quale attenzione la vivo?

Signore, fa che riconosca sempre la Tua presenza nella mia vita e scampami dal farne un luogo di mercato, Tu mi hai creato e redento perché, possa vivere da figlio e strumento nelle Tue mani, fa che la tua Parola, illumini sempre il mio cammino e non perda di vista la meta ed essere segno anche per coloro che metti sul mio cammino. Amen

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