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UniTE, Giovanni Legnini agli studenti: «Partendo da piccole realtà si raggiungono grandi risultati»

Compiti del CSM, doveri dei magistrati e uffici giudiziari alcuni dei temi affrontati

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Era davvero gremita di studenti e docenti l'Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza di Teramo in occasione della lectio magristralis “CSM e Ordinamento Giudiziario” tenuta da Giovanni Legnini, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.

Dopo i saluti del Magnifico Rettore Luciano D'Amico, del preside della Facoltà di Giurisprudenza, Floriana Cursi e della professoressa di Diritto Costituzionale Angela Musumeci, promotrice dell’iniziativa insieme all’Orientamento in entrata di Ateneo, il Vice Presidente del CSM ha dato il via alla sua relazione.

Il rapporto tra il CSM e il Parlamento, il funzionamento del CSM, l'efficienza degli uffici giudiziari, le responsabilità dei magistrati e la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari sono stati alcuni dei temi affrontati da Legnini.

«Ringrazio l'Ateneo per avermi dato la possibilità di tenere questa lectio magistralis – ha dichiarato il Vice Presidente del CSM – ricordatevi che anche partendo da piccole realtà, come è accaduto nel mio caso, si possono raggiungere grandi risultati».

Riflettendo sul tema del funzionamento del Csm, Giovanni Legnini ha sottolinato la frequenza dei casi di ingiustizia. «Quante volte capita di sentire la seguente frase: ho subito un'ingiustizia, ma non ho avuto giustizia. Non dimenticate che è proprio compito della giurisdizione garantire la tutela dei diritti, la respressione penale e il rispetto dell'ordine dato nella società. Guai a non rimanere fermi ha aggiuntola magistratura non può e non deve rinchiudersi in se stessa, perchè il CSM  è un'istituzione a favore di questo cambiamento».

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